Regime forfettario 2018: una possibilità per giovani imprenditori.
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La crisi degli ultimi decenni ha posto in essere un grave problema nel tessuto sociale Italiano (la mancanza di lavoro).
Sei giovane, competente e con tanta voglia di emergere ma ti rendi conto che oggi le difficolta sono tante.
Perché non provare a realizzare ciò che desideri in proprio, con la minor tassazione prevista dalla legge?
Vediamo insieme nel dettaglio il regime forfettario 2018, a chi è rivolto, le caratteristiche e i requisiti per l’accesso.
Regime forfettario 2018: che cos’è.
Il Regime forfettario è un regime agevolato introdotto dalla legge di Stabilità 2015 ed entrato in vigore (insieme al regime dei minimi) il 1°gennaio 2015, ad oggi per effetto della Legge di Stabilità 2016 è l’unica forma di tassazione agevolata per tenere una partita IVA che rappresenta una ottima possibilità per attività già avviate o da avviare.
Regime forfettario 2018: a chi è rivolto.
Possono accedere a tale regime le persone fisiche e le imprese familiari, ovvero i soggetti IRPEF titolari di partita IVA.
In particolare sono ammessi al regime forfetario:
- professionisti iscritti a ordini professionali;
- professionisti senza cassa;
- lavoratori autonomi;
- artigiani;
- commercianti;
- imprese individuali;
- imprese familiari;
Regime forfettario: caratteristiche generali
Disciplinato dai commi 54 e 89 dell’art.1 della legge 190/2014 presenta le seguenti caratteristiche:
- Il reddito viene determinato su base forfettaria in funzione dei soli ricavi o compensi percepiti nel periodo d’imposta che non devono superare determinate soglie in base alla categoria Ateco (codice attività);
- Imposta sostitutiva al 15% o al 5% per 5 anni per coloro che avviano una nuova attività;
- Viene data la possibilità per coloro che svolgono attività d’impresa commerciale, un regime agevolato che prevede la riduzione del 35% dei contributi da versare ai fini contributivi;
- Non si è soggetti a ritenuta d’acconto da parte del sostituto d’imposta per i proventi (ricavi);
- Franchigia IVA, non va indicata in fattura e quindi non addebitata al cliente e non può essere detratta);
- Esonero dagli obblighi contabili (registrazione e tenuta delle scritture contabili);
- Esonero da adempimenti obbligatori come la comunicazione trimestrale IVA e spesometro;
- Esonero di comunicare all’ Agenzia delle Entrate i rapporti commerciali con Paese a fiscalità agevolata (Black List);
- Esonero della tenuta del registro dei beni ammortizzabili;
Regime forfetario: i requisiti per l’accesso
- I ricavi conseguiti nell’anno non devono superare i limiti indicati nella tabella allegata alla legge e differenziati in base al tipo di attività esercitata;
- Le spese sostenute per lavoratori dipendenti, lavoro accessorio e collaboratori (anche a progetto) non devono superare il limite di 5.000 euro annui lordi;
- Il costo complessivo dei beni strumentali non deve superare i 20.000 euro annui (al lordo degli ammortamenti).
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