1. Il primo puto è sicuramente il contributo a fondo perduto fino a 150.000 euro, e di importo variabile dal 100 al 400% per coloro a cui era già stato riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate, è sicuramente una delle novità più rilevanti del testo. L’erogazione avverrà in automatico sul conto corrente entro il 15 novembre (data che si spera venga rispettata).

Una novità alquanto interessante e che il fondo perduto sarà riconosciuto anche alle partite IVA con ricavi superiori a 5 milioni di euro, per un importo pari al 10% del calo di fatturato. Le attività che potranno fare domanda sono quelle che avranno i codici ATECO allegati al decreto, purché l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.

2. Altra novità a carattere fiscali contenute nel testo del decreto Ristori, è la confermata della cancellazione del saldo IMU del 16 dicembre 2020, esclusivamente per le attività danneggiate dal DPCM del 25 ottobre 2020, essenziale è che il proprietario dell’immobile sia anche il gestore dell’attività.

3. Riproposto il credito d’imposta 60% sugli affitti commerciali, fino a dicembre, vengono incluse anche alle partite IVA con ricavi superiori ai 5 milioni di euro.

4. Prorogata la cassa integrazione, si aggiungono due mensilità in più di reddito di emergenzae vengono sospesi i versamenti contributivi, questesono le principali novità in materia di lavoro, da segnale il rinnovo del bonus INPS di 800 euro per i lavoratori del settore sportivo e di 1.000 euro per i lavoratori dello spettacolo, del turismo e degli stabilimenti balneari.

Si fa presente che queste sono tutte le novità che si evincono dal testo pdf del Decreto Ristori si attende la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per ulteriori chiarimenti