REGIME FORFETTARIO, QUANDO SI PUO’ APPLICARE IL 5%
Anche nel 2020 chi apre una nuova attività può accedere al regime forfettario del 5% per le startup.
Negli ultimi mesi si è tanto parlato del regime forfettario per via dei nuovi limiti introdotti dalla Legge di Bilancio 2020.
La stretta per l’accesso alla tassazione sostitutiva non ha portato a modifiche alle regole per accedere all’imposta super agevolata del 5% per le startup, applicata per i primi cinque anni di attività.
Come funziona e chi può accedere al regime forfettario del 5%?
Analizziamo di seguito i requisiti previsti, richiamando a precedenti circolari e chiarimenti che si ritengono tutt’ora validi ai fini della valutazione della possibilità o meno di accedere al regime forfettario per le nuove attività.
Regime forfettario 5% startup: requisiti e applicazione per le nuove attività
Per i soggetti che avviano una nuova attività l’applicazione del regime forfettario è ancora più conveniente: per i primi 5 anni di attività l’imposta dovuta è pari al 5%.
I presupposti e i requisiti da analizzare per capire quando si applica l’imposta sostitutiva del 5% sono i seguenti:
– il contribuente non deve aver esercitato, nei tre anni che precedono l’avvio dell’attività, un’attività artistica, professionale o d’impresa, anche in forma associata o familiare;
– la start up non deve essere una prosecuzione di un’attività già svolta in precedenza nella forma di lavoro dipendente o autonomo, fatta esclusione dei casi in cui si tratti di periodi di pratica obbligatoria per l’accesso ad arti o professioni;
– se si prosegue l’attività svolta da un altro soggetto, i ricavi o compensi realizzati nel periodo d’imposta precedente non devono superare il limite per l’accesso al regime forfettario (che si ricorda, è pari a 65.000 euro a partire dal 1° gennaio 2019).
– A questi requisiti bisognerà poi aggiungere quelli generali previsti per l’accesso al regime forfettario, così come modificati dalla Legge di Bilancio 2019 e successivamente dalla Manovra 2020.
– Bisognerà quindi considerare i limiti relativi alle prestazioni svolte verso l’ex datore di lavoro, il possesso di quote di controllo societario, così come il limite relativo ai compensi erogati a dipendenti e collaboratori e ai redditi da lavoro dipendente e pensione
Al netto dei nuovi requisiti sopra elencati, sono i tre paletti generali quelli che generano maggior confusione, soprattutto per quel che riguarda il divieto di accesso al regime forfettario startup nel caso in cui il titolare di partita IVA abbia già esercitato un’attività imprenditoriale.
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