DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2019: VERSAMENTI PROROGATI AL 22 LUGLIO!
È arrivata la conferma della firma del Ministro Tria al DPCM di proroga per i versamenti in funzione degli ISA (indici sintetici di affidabilità) che sono disponibili ma mancano di alcune integrazioni (non è ancora possibile reperire i dati storici sul cassetto fiscale).
La nuova scadenza per i versamenti delle dichiarazioni è il 22 luglio 2019 (e 21 agosto pagando una maggiorazione dello 0,40%) con effetto a scendere per tutti i successivi versamenti. Il DPCM, sulla stessa linea di quello previsto nel 2016 per gli studi di settore, è già stato firmato dal Ministro dell’Economia Tria pertanto manca solo la firma del premier Conte e la successiva pubblicazione in Gazzetta per la sua ufficialità.
I professionisti in queste ultime settimane hanno più volte sollecitato l’Agenzia delle Entrate in merito alle tempistiche del rilascio degli indici sintetici di affidabilità (ISA), gli ISA sono un nuovo strumento destinato a superare l’applicazione degli studi di settore, che devono essere oggetto di studio dagli operatori e spiegati ai contribuenti. Tuttavia, solo il 6 giugno 2019, l’Agenzia delle entrate ha pubblicato una prima versione beta del software di calcolo degli ISA, decisamente troppo a ridosso dei terminidei versamenti. Inoltre, ad oggi, sono appena stati aggiornati i software di compilazione del modello Redditi 2019 (anno di imposta 2018).
Come sottolineato anche ieri nel comunicato stampa del Consiglio Nazionale dei Commercialisti ” la nuova disciplina prevede che i contribuenti interessati, per migliorare il proprio profilo di affidabilità nonché per accedere al regime premiale, possono indicare nelle dichiarazioni fiscali ulteriori componenti positivi, non risultanti dalle scritture contabili, rilevanti ai fini delle imposte sui redditi, dell’imposta regionale sulle attività produttive e dell’imposta sul valore aggiunto, versando le relative maggiori imposte entro il termine previsto per il versamento a saldo delle imposte sui redditi.
A poco più di venti giorni dalla scadenza di quest’ultimo termine dobbiamo purtroppo denunciare l’ancora attuale indisponibilità non solo dei software necessari per l’applicazione dei nuovi ISA, ma anche degli “ulteriori dati” che, per ciascun contribuente, devono preventivamente essere scaricati dal sito dell’Agenzia delle entrate e che sono indispensabili per il funzionamento dei predetti software”.
La proroga, dunque, era attesa e aspettata, anche in virtù di quanto previsto nello Statuto dei diritti del contribuente. Così se da un lato non si placano le proteste che ritengono questi 20 giorni troppo pochi, dall’altro c’è chi vede il bicchiere mezzo pieno: almeno la proroga non è stata concessa all’ultimo minuto. Anche se, come anticipato, bisogna aspettare la firma di Conte e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del DPCM per esserne certi.
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