FATTURA ELETTRONICA ERRATA COME RIMEDIARE!!
Con l’introduzione della fattura elettronica dal 1° gennaio 2019 non è difficile riscontrare persone che hanno commesso degli errori nell’invio.
Fattura senza codice fiscale, fattura con partita IVA errata o partita IVA cessata, fattura con imponibile errato, fattura con aliquota IVA errata sono solo alcuni degli esempi di errori che si sono verificati in questi primi mesi.
Ma come rimediare quando una fattura elettronica è errata o quando addirittura è scartata?
In questo articolo vediamo come risolvere le seguenti fattispecie:
– Fattura elettronica errata, ma ancora da inviare;
– Come apportare correzioni ad una fattura elettronica errata;
– Fattura elettronica scartata;
– Fattura elettronica errata ma consegnata dallo SDI;
– Fattura elettronica inviata alla Pubblica Amministrazione errata con notifica di esito negativa;
– Fattura elettronica inviata alla Pubblica Amministrazione errata, ma rifiutata dopo l’accettazione;
Fattura elettronica errata, ma non ancora da inviata
Si sicuramente l’errore più facile da correggere. Tale errore si verifica quando viene riscontrato prima che la fattura venga inviata al Sistema di Interscambio SDI. Tale fattura elettronica è modificabile quando l’errore riguarda:
1. gli elementi descrittivi della fattura, come i dati identificativi del cliente, il numero di partita IVA, la data o il numero progressivo
2. l’importo della fattura e/o il calcolo dell’IVA.
Successivamente alle modifiche apportate, è necessario inviare la fattura con lo stesso numero.
La situazione è molto più complicata quando la fattura elettronica già è stata trasmessa allo SDI.
Come apportare correzioni ad una fattura elettronica errata?
Gli errori più comuni di compilazione della fattura elettronica possono riguardare:
– i dati identificativi del cliente destinatario della fattura
– gli elementi descrittivi della fattura, come ad esempio la data o il numero progressivo, la descrizione dell’operazione
– l’importo della fattura e/o il calcolo dell’IVA
– altri errori.
Le inesattezze nella fattura elettronica possono essere segnalate dal Sistema di Interscambio oppure possono essere scoperte successivamente dal cliente o dal mittente stesso.
Quando l’errore è segnalato dallo Sdi mediante ricevuta di scarto occorre provvedere alla correzione entro 5 giorni, con una fattura avente lo stesso numero e la stessa data.
Quando invece l’errore è scoperto successivamente, l’unica soluzione è quella di emettere una nota di credito elettronica poiché una fattura elettronica inviata e non scartata si considera emessa e non più modificabile.
Fattura elettronica scartata
Quando la fattura elettronica trasmessa contiene dati inesatti, il sistema di interscambio (SDI) inoltra una notifica di scarto riportante la natura dell’errore.
Va posta l’attenzione su fatto che la notifica di scarto è spesso poco chiara e non contiene indicazioni su come procedere per correggere l’errore.
La correzione va effettuata entro 5 giorni, modificando il documento e inviandone poi la versione corretta con la stessa numerazione e la medesima data.
Di seguito vengono elencati gli errori più comuni contenuti nelle ricevute di scarto:
– Errore 00305 fattura elettronica “IdFiscaleIVA del CessionarioCommittente non valido”: trattasi dello scarto dovuto a una P.IVA o al codice fiscale del cliente errati
– Errore 00311 fattura elettronica “CodiceDestinatario non valido”
– Errore 00400 fattura elettronica “Sulla riga di dettaglio con Aliquota IVA pari a zero deve essere presente il campo Natura”
– L’errore dipende da un’impostazione IVA errata. In tal caso è necessario verificare l’IVA presente in fattura e se sia correttamente collegata.
– Errori 00404 e 00409 fattura elettronica I 2 errori sono connessi rispettivamente a: “Fattura duplicata” e “Fattura duplicata nel lotto”. Si verificano quando si sta trasmettendo un documento elettronico con il numero di una fattura già inviata e accettata.
La casistica completa di notifiche di errori è disponibile sul sito fatturapa.gov al seguente link:
https://www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/it/b-3.htm
Fattura elettronica errata, ma consegnata dallo SDI
Quando dopo la consegna da parte del sistema di interscambio (SDI) il destinatario della fattura si rende conto di un errore nella fattura elettronica, dovrà contattare direttamente il fornitore per richiedere l’emissione di una nota di credito in formato elettronico.
In caso di fattura elettronica errata e consegnata, e consigliabile seguire la seguente procedura per risolvere rapidamente il problema:
1. inviare una “Notifica di esito” negativa: il rifiuto viene direttamente dal SdI con una ricevuta di scarto contente il dettaglio dell’errore
2. rifiutare la fattura PA successivamente all’accettazione o alla decorrenza dei termini. L’Ufficio PA destinatario in un primo momento accetta la fattura, in maniera “implicita” (per decorrenza dei termini, ovvero trascorsi 15 giorni senza alcuna comunicazione di esito positivo o negativo), oppure in maniera “esplicita” (con notifica di esito positiva). Tuttavia, successivamente all’accettazione potrebbe rendersi conto di un errore. In tal caso provvede a contattare direttamente il trasmittente (via pec, telefono o simili) per richiedere l’emissione di una nota di credito sempre in formato elettronico.
Analizziamo come comportarsi nei due casi sopracitati.
Fattura elettronica inviata alla Pubblica Amministrazione errata con notifica di esito negativa
Nella fattispecie in cui l’emittente di una fattura elettronica PA riceva una Notifica di esito negativo da parte dell’ufficio della Pubblica Amministrazione destinatario tramite il sistema SDI, dovrà procedere alla correzione dell’errore e al rinvio della fattura elettronica mantenendo lo stesso numero e la medesima data.
Fattura elettronica inviata alla Pubblica Amministrazione errata, ma rifiutata successivamente all’accettazione
Quando l’ufficio della Pubblica Amministrazione destinatario si rende conto di un errore nella fattura elettronica PA successivamente all’accettazione, dovrà contattare direttamente il trasmittente (via pec, telefono o simili) con la richiesta di emissione di una nota di credito elettronica.
Quando si verifica la suddetta fattispecie, e consigliabile seguire la seguente procedura per risolvere rapidamente il problema
1. provvedere ad emettere una nota di credito in formato elettronico per storno parziale o per annullare una fattura elettronica PA errata
2. riemettere la nuova fattura elettronica apportando le necessarie correzioni
In alcuni casi, la PA destinataria contatta il trasmittente per una fattura elettronica PA errata senza prima aver inviato una “Notifica di esito” (positivo o negativo) e senza che siano trascorsi i 15 giorni di decorrenza termini. In questa caso, il trasmittente deve comunicare all’ente PA che non è possibile correggere la fattura errata fino a quando l’ufficio non abbia risposto con una “Notifica di esito” o prima che siano trascorsi i 15 giorni.
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