REGIME FORFETTARIO CON PIU CODICI ATTIVITA’

Tra i questi più ricorrenti che ci vengono poste, in sede di colloquio, prima di aprire la partita iva riguarda la possibilità di svolgere più attività con la medesima partita IVA e nello specifico se è possibile con il regime forfettario, e come si determina il limite di fatturato nelle partite IVA che aderiscono al regime forfettario con più attività.

In questo articolo cercheremo di rispondere a questo quesito e fare chiarezza. 

PARTITA IVA, CON PIÙ ATTIVITÀ

L’apertura della partita iva si fa mediante il modello AA9 dell’Agenzia delle Entrate, quando si procede ad aprire la partita IVA durante la compilazione del modello si deve indicare il codice ATECO corrispondente all’attività principale sia che sia professionale o d’impresa che il contribuente andrà a svolgere.

In tale modello possono essere inseriti più codici attività e ogni codice ATECO utilizzato identificherà la relativa attività che il titolare di partita IVA andrà a svolgere come principale o accessoria.

Quindi possiamo già rispondere al primo quesito in maniera affermativa. Un contribuente può svolgere più attività con la propria partita IVA. Uno degli esempi più ricorrenti è quello dell’artigiano che effettua le vendite delle proprie creazioni attraverso una piattaforma e-commerce o un professionista che svolge più attività professionali.

Il secondo quesito riguardava la possibilità anche per i contribuenti forfettari di svolgere diverse attività.

Ebbene la risposta è sì ma ci sono delle regole che devono essere rispettate dovute alla corretta verifica del limite di fatturato e della determinazione della base imponibile utile per il calcolo dell’imposta sostitutiva.

LIMITE DI FATTURATO NEL REGIME FORFETTARIO CON PIÙ ATTIVITÀ UNICA LIMITAZIONE

Sostanzialmente il limite annuale di fatturato è una delle condizioni di mantenimento del regime agevolato nel corso del tempo.

Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2018 dal 1° Gennaio 2019 il limite di fatturato annuo è unico e uguale per tutte le attività, indifferentemente dal codice ATECO.

Nella tabella sottostante il nuovo unico limite di fatturato e i coefficienti di redditività in base al codice attività.

In definitiva quindi se si svolgono più attività, quindi la partita IVA si basa su più codici ATECO, il limite fondamentale sta nel rispettare la soglia dei 65.000 euro.

COME SI RICAVA IL REDDITO IN REGIME FORFETTARIO CON PIÙ ATTIVITÀ

Sostanzialmente, nel quadro LM del modello Unico vanno indicate tutte le attività esercitate inserendo in ogni riga il codice ATECO di ciascuna delle attività svolte con il relativo fatturato conseguito, stando bene attenti a suddividere i ricavi incassati per ciascuna delle attività che hanno determinato il ricavo.

Nel caso di più attività si devono fare delle distinzioni:

– attività dello stesso settore, in questi casi, deve essere compilato solo un rigo indicando il codice ATECO dell’attività principale e il totale di tutti i compensi percepiti (se i vari codici ateco hanno tutti lo stesso coefficiente di redditività di fatti non si creerebbe alcuna confusione)

– attività di settori diversi, in questi casi deve essere compilato un rigo per ciascun gruppo di settore (ad esempio il professionista che è anche commerciante dovrà suddividere i ricavi nelle due righe relative ai 2 codici ATECO professionista + commerciante).

In questa maniera si calcolerà il reddito imponibile in maniera precisa dato che i codici ATECO hanno spesso coefficienti di redditività diversi.

 

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