WEB TAX 2019 FACCIAMO UN Po' DI CHIAREZZA
La web tax è una fattispecie di cui se ne parla da diversi anni, ma mai concretizzata, solo ora con la nuova Legge di Bilancio 2019 si arriva forse al concreto.
In questo articolo focalizzeremo la nostra attenzione sulla web tax 2019 e in particolare: che cos’è, l’ambito di applicazione e come verrà eseguita, su cosa si pagherà, chi è soggetto al pagamento e chi è escluso dalla web tax.
Web tax che cos’è?
Il termine web tax fa riferimento ad un’imposta che andrà a colpire i giganti del web, Google, Facebook, Amazon ecc, che generano enormi ricavi senza pagare le giuste tasse.
La Web tax Italia prevede tre strade di applicazione della nuova tassa:
– Pubblicità mirata online;
– Fornitura di beni e servizi su piattaforme digitali;
– Trasmissione di dati raccolti da utenti e generati dall’utilizzo sempre di un’interfaccia digitale;
Web tax 2019 ambito di applicazione.
Con la Web tax dal 2019 potrebbe entrare in vigore questa nuova tassa sulle vendite digitali con un’imposta del 3%, ciò si ripercuoterà sulle imprese italiane che sono clienti delle multinazionali del web, che dovranno trattenere sulle fatture l’imposta del 3% sul fatturato e versarla al Fisco.
Web tax 2019 su cosa si applicherà.
Per effettuare il calcolo dell’imposta si deve applicare l’aliquota del 3% su l’ammontare dei ricavi soggetti a tassazione del soggetto passivo in ciascun trimestre.
Tale imposta deve essere versata entro il mese successivo a ciascun trimestre e alla presentazione della dichiarazione annuale dell’ammontare dei servizi tassabili presentati entro 4 mesi dalla chiusura del periodo d’imposta.
A seguito della Legge di Bilancio 2019, nella applicazione della nuova Web tax, rientrano le imprese del web che mettono a disposizione piattaforme digitali per la vendita di beni e la cessione di servizi, quali ad esempio eBay, Amazon ecc. l prelievo del 3% sul B2B ossia business to business, andrà comunque a produrre effetti inevitabili anche sulle piccole e medie imprese italiane che effettuano vendite internazionali di prodotti made in Italy.
Gli altri due settori oggetti della web tax Italia sono:
– pubblicità online realizzata su interfaccia digitali;
– raccolta dati sempre tramite piattaforma digitale.
Di conseguenza saranno chiamati in causa tutti i soggetti che utilizzano per la pubblicità e la trasmissione di dati, Facebook, Google e Amazon.
Web Tax 2019 chi è soggetto al pagamento e chi è escluso.
In base a quanto previsto dal nuovo emendamento Web tax Italia, la nuova Web tax prevede 3 strade di applicazione dell’imposta al 3% per le imprese con ricavi ovunque realizzati non inferiori a 750 milioni e ricavi derivanti da servizi digitali non inferiori a 5,5 milioni:
– pubblicità mirata online;
– fornitura di beni e servizi venduti su piattaforme digitali;
– trasmissione di dati raccolti da utenti e generati dall’utilizzo sempre di un’interfaccia digitale.
Chi è escluso dalla web tax?
In attesa di conoscere il decreto Web tax 2019 del governo gialloverde, nella scorsa legge di bilancio, erano state previste delle esclusioni dalla web tax italiana per:
– contribuenti nel regime forfettario;
– contribuenti nel regime dei minimi;
– imprese agricole;
– e-commerce;
– per i corrispettivi sotto a 30 euro di importo;
– se c’è una stabile organizzazione del soggetto non residente, per cui se Google, Facebook ed altri, hanno una stabile organizzazione in Italia;
– se il debitore è una persona fisica che non esercita attività imprenditoriale.
È probabile che per il 2019 siano riproposte queste esclusioni.
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