ROTTAMAZIONE TER 2019: LA GUIDA
La legge di bilancio 2019 dà la possibilità di sanare la propria posizione debitoria anche ai contribuenti che non hanno i requisiti per accedere al provvedimento di saldo e stralcio delle cartelle.
In questo articolo viene posta l’attenzione su che cos’è la rottamazione ter, i vantaggi rispetto alla rottamazione bis, quali cartelle possono essere oggetto della rottamazione ter, come aderire alla rottamazione ter, le rate e cosa succede se non vengono pagate.
Rottamazione Equitalia ter che cos’è?
La rottamazione ter non è altro che la riproposizione della rottamazione bis con alcune modifiche, coloro che hanno aderito alla rottamazione cartelle esattoriali bis, che saranno in regola con le prime tre rate entro il 7 dicembre, rientreranno automaticamente nei benefici previsti dalla rottamazione ter.
L’Agenzia delle Entrate Riscossioni invierà a questi contribuenti entro il 30 giugno 2019 una nuova “Comunicazione” con il differimento dell’importo residuo da pagare relativo alla “rottamazione bis” ripartito in 10 rate di pari importo (5 anni) con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno, a partire dal 2019.
Per coloro che invece non hanno aderito alla rottamazione bis potranno aderire alla rottamazione ter che prevede che i debiti fiscali, affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017, possono essere estinti con la rottamazione 2019, senza corrispondere le sanzioni, gli interessi di mora e le somme aggiuntive, versando integralmente, in unica soluzione entro il 31 luglio 2019, o nel numero massimo di dieci rate consecutive di pari importo.
Le rate avranno una scadenza del il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2019, nel caso invece di pagamento rateale sono dovuti, a decorrere dal 1° agosto 2019, gli interessi al tasso del 2% annuo.
Rottamazione ter quali sono i vantaggi rispetto alla rottamazione bis?
I vantaggi della nuova rottamazione sono estremamente rilevanti e in particolare:
1. maggior numero delle rate, che potranno arrivare fino a dieci ed essere pagate in dieci anni, potranno beneficiare dell’allungamento della dilazione anche coloro che hanno aderito alla rottamazione bis;
2. una diminuzione degli interessi dovuti su ciascuna rata che sarà pari allo 0,3%, a fronte della misura ordinaria pari al 4,5%;
3. possibilità di compensare il debito rottamato con i crediti maturati nei confronti della PA;
4. possibilità, per chi ha aderito alla rottamazione bis ma non ha saldato le prime due rate di luglio e settembre, di regolarizzare la propria situazione entro il 7 dicembre 2018. Entro lo stesso termine dovrà essere saldata anche la rata in precedenza fissata al 31 ottobre.
Quali cartelle possono essere rottamare?
Le rottamazioni cartelle equitalia ha per oggetto i ruoli affidati all’Agente della Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.
Non possono essere oggetto, invece, nella rottamazione ter le seguenti tipologie di debiti anche se notificate con una cartella esattoriale.
Tali debiti sono:
– recupero degli aiuti di Stato considerati illegittimi dall’Unione Europea;
– crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti;
– multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
– sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali.
Come si aderisce alla rottamazione ter 2019
La scadenza per aderire alla definizione agevolata rottamazione ter, e fissata entro il 30 aprile 2019.
Tale richiesta di adesione può essere presentata:
– direttamente presso gli Sportelli di Agenzia delle Entrate-Riscossione, consegnando il Modello DA-2018 compilato e firmato.
– direttamente online accedendo all’apposita sezione del sito Equitalia – Compila il form per la definizione agevolata rottamazione ter;
– tramite PEC da inviare alla Direzione Regionale di Agenzia delle Entrate-Riscossione di riferimento, allegando il Modello DA-2018 debitamente compilato in ogni sua parte, unitamente alla copia del documento di identità;
Si ricorda che per coloro che già hanno aderito alla rottamazione bis non c’è bisogno di presentare nessuna domanda, in quanto, come ribadito in precedenza, l’Agenzia delle Entrate Riscossioni invierà a questi contribuenti entro il 30 giugno 2019 una nuova “Comunicazione” con il differimento dell’importo residuo da pagare relativo alla “rottamazione bis” ripartito in 10 rate di pari importo (5 anni) con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno, a partire dal 2019.
Quali sono le rate della rottamazione ter?
Una volta inviata la domanda di adesione alla rottamazione ter il debito può essere pagato in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2019 oppure può essere rateizzato, e tra le novità più rilevanti della rottamazione ter c’è sicuramente un maggior numero di rate con un massimo di 18 e ripartite in 5 anni.
Chi sceglie la rateizzazione può quindi dividere il dovuto fino ad un massimo di 18 rate consecutive in 5 anni, con le seguenti scadenze:
– le prime due rate entro il 31 luglio 2019 e il 30 novembre 2019;
– le restanti 16 rate, entro il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno fino al 2023.
In caso di pagamenti tardivi effettuati con un massimo di 5 giorni di ritardo rispetto alla scadenza della rata non sono sanzionati e non fanno perdere il beneficio della definizione agevolata.
Il numero delle rate dovrà essere indicato nella dichiarazione di adesione alla “rottamazione-ter”. Da ricordare che, quando si opta per il pagamento rateale, l’Agenzia delle Entrate Riscossione applica, a partire dal 1° agosto 2019, un tasso di interesse nella misura del 2% annuo.
Cosa succede dopo aver presentato la richiesta di rottamazione ter 2019?
Entro il 30 giugno 2019 l’Agenzia delle entrate Riscossione provvede ad inviare al contribuente una “Comunicazione” di accoglimento o di diniego. In caso di accoglimento, unicamente alla comunicazione l’Agente provvede ad inviare i bollettini di pagamento.
A seguito della presentazione della richiesta di adesione, Agenzia delle entrate-Riscossione, limitatamente ai debiti definibili, non darà seguito alle procedure esecutive già avviate, salvo che non abbia avuto luogo il primo incanto con esito positivo.
Cosa succede se non si pagano le rate della rottamazione ter?
Va ricordato e tenuto bene in mente che in caso di mancato, incompleto o ritardato pagamento delle rate con un ritardo superiore a 7 giorni, si decade dai benefici della rottamazione ter. Gli eventuali versamenti effettuati vengono dedotti sull’importo complessivamente dovuto (debito originario comprensivo di sanzioni e interessi).
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