ROTTAMAZIONE 2019 TUTTE LE NOVITA’
Importanti novità per tutti coloro che hanno aderito alla rottamazione ter entro il 30 aprile, ma non hanno pagato la prima o unica rata scaduta il 31 luglio è ancora possibile mettersi in regola, tale possibilità è prevista dal decreto fiscale per il 2020 (DL n. 124/2019). Grazie a questa ulteriore proroga coloro che hanno presentato richiesta per la definizione agevolata Equitalia delle cartelle esattoriali non perderanno e potranno proseguire il piano dei pagamenti. Sarà possibile non perdere tale beneficio versando entro il 02/12/2019 sia la rata del 31/07/2019 che la rata del 30/11/2019
In questo articolo vediamo come si articola la rottamazione-ter la proroga e la convenienza.
Come funziona la Rottamazione-ter?
La terza edizione della definizione agevolata Equitalia, cosiddetta rottamazione ter, è un modo per appianare in maniera più morbida la propria la propria posizione debitoria con il Fisco. La definizione agevolata delle cartelle, come nelle precedenti edizioni, ha previsto la possibilità di chiudere i debiti esattoriali senza versare gli importi relativi alle sanzioni e agli interessi di mora.
Le cartelle interessate riguardano i carichi affidati all’agente della riscossione nel periodo compreso tra il 2000 e il 2017.
La novità rispetto alle precedenti edizioni riguarda la tempistica dei versamenti delle somme dovute. Infatti, è stato previsto un numero massimo di 18 rate da versare:
– le prime due (pari ciascuna al 10%) entro fine luglio e fine novembre 2019
– le restanti 16, di pari importo, scadenti il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2020
Il tasso di interesse per fruire della dilazione è stato fissato nella misura del 2% annuo, calcolato a partire dal 1° agosto 2019.
Rottamazione Equitalia: la proroga
La proroga è prevista nell’art. 37 del decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2020 (D.L. n. 124/2019).
La nuova scadenza del 30 novembre, coincidente con la giornata festiva del sabato, slitta a lunedì 2 dicembre.
La nuova riapertura dei termini riguarda anche coloro che hanno aderito alla rottamazione bis e che sono rientrati automaticamente nella rottamazione ter.
Conviene o non conviene la rottamazione-ter?
Fino al 2 dicembre 2019 c’è tempo per decidere se perfezionare o meno la rottamazione ter versando la prima rata. Di certo trattasi di un’ulteriore occasione da valutare attentamente da tutti coloro i quali hanno debiti con Equitalia e hanno presentato l’istanza per la rottamazione ter.
Lo “sconto” previsto nella rottamazione-ter è lo stesso delle precedenti edizioni, ma chi rateizza ha un maggior lasso di tempo per adempiere al pagamento. Infatti, il pagamento poteva essere dilazionato in circa 4 anni mediante un piano di ammortamento di 17 rate.
E per chi decide di definire solo alcune cartelle?
Ecco il nuovissimo servizio “ContiTu” dell’Agenzia delle Entrate. Esso permette di scegliere quali avvisi / cartelle esattoriali pagare. Il servizio gratuito è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
La possibilità di scegliere quali avvisi o cartelle pagare è destinata sia a coloro che hanno aderito al “Saldo e stralcio” delle cartelle esattoriali, sia per la “Rottamazione-ter”. Possono utilizzare ContiTu anche i ritardatari che rientrano nella riapertura dei termini per la rottamazione ter.
Con il servizio web “ContiTu” è possibile di scegliere quali debiti (avvisi o cartelle) pagare, tra quelli compresi nella “Comunicazione delle somme dovute” e ammessi al pagamento agevolato, e ricalcolare l’importo dovuto.
Per accedere a “ContiTu” basta compilare la scheda online e specificare le cartelle o avvisi che si vogliono rottamare: il sistema in automatico calcolerà l’importo dovuto con l’ammontare di ciascuna rata.
Il servizio fornisce i bollettini Rav per il pagamento delle cartelle selezionate.
Il mancato, insufficiente o tardivo pagamento, anche di una sola rata, entro la scadenza e oltre la tolleranza di cinque giorni prevista per legge, determina la decadenza dall’agevolazione. Il debito non potrà più essere rateizzato e l’Agenzia delle Entrate-riscossione riprenderà le azioni coattive per il recupero del credito.
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