DICHIARAZIONE IVA 2018 ULTIMA SCADENZA PRIMA DELL’OMISSIONE

La dichiarazione annuale IVA (modello IVA 2018) può essere inviata fino al 30 aprile 2018. La dichiarazione deve essere trasmessa esclusivamente in forma telematica direttamente dal contribuente oppure tramite intermediari abilitati. Se inviata dopo la scadenza del 30 aprile, la dichiarazione IVA si considera in ritardo se la trasmissione avviene non oltre il 29 luglio (entro 90 giorni dalla scadenza). Dato che il 29 è ricaduto di domenica oggi 30/07/2018 è l’ultimo giorno per l’invio. Se viene, inviata oltre 90 giorni (quindi dopo il 30 luglio), la dichiarazione viene considerata omessa.

A chiusura delle operazioni compiute nel periodo d’imposta, tutti i soggetti passivi muniti di Partita IVA devono provvedere alla preparazione e successivamente all’inoltro in via telematica di una dichiarazione che riassume il complesso delle operazioni attive e passive, suddivise per aliquota nonché l’eventuale emersione di un debito o di un credito d’imposta. L’adempimento consente:

Soggetti obbligati e soggetti esonerati

Soggetti obbligati: Sono obbligati alla redazione ed invio della dichiarazione annuale IVA, tutti i soggetti muniti di partita IVA stabiliti in Italia abbiano o meno compiuto operazioni imponibili, i soggetti non stabiliti in Italia ma che si sono identificati direttamente; i rappresentanti fiscali in Italia di soggetti non residenti che non si sono identificati direttamente; le stabili organizzazioni, le società controllanti che aderiscono all’IVA di gruppo.

Soggetti esonerati:  Sono esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiarazione annuale i soggetti:

– è tenuto ad effettuare rettifiche della detrazione operata in anni precedenti;

– abbia effettuato operazioni intracomunitarie

– abbia effettuato acquisti da soggetti che obbligatoriamente applicano il regime di reverse charge;

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I soggetti che hanno una partita Iva in forma individuale aderiscono in generale al regime fiscale della contabilità semplificata.

Regime che prevede la tenuta dei registri Iva, della liquidazione dell’Iva trimestrale dello spesometro, e il pagamento delle imposte dirette (Irpef e in alcuni casi anche l’Irap).

In alternativa, come ho accennato sopra, i contribuenti che detengono alcuni requisiti, possono aderire al regime forfettario, che prevede molte semplificazioni in termini sia di imposte da pagare (no Iva e Irap), di adempimenti contabili e fiscali (no registri Iva, Intrastat e spesometro).

In ogni caso, qualunque sia il regime fiscale prescelto è obbligatorio presentare ogni anno la dichiarazione dei redditi (modello Redditi P.F.). Questo a prescindere dai compensi percepiti nell’anno.

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