DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2019: ANCORA PROROGA VERSAMENTI AL 30 SETTEMBRE PER SOGGETTI ISA
Continua la saga della serie ISA 2019. In attesa che esca il DPCM firmato da Tria con la proroga dei termini di versamento veda la luce, si inserisce la conversione in legge del decreto crescita.
In particolare, un emendamento approvato dalle Commissioni Bilancio e Finanza della Camera, prevede che per i soggetti ISA i termini dei versamenti insultanti dalle dichiarazioni dei redditi, da quelle in materia di imposta regionale sulle attività produttive, nonché dell’imposta sul valore aggiunto, che scadono dal 30 giugno al 30 settembre 2019 sono prorogati al 30 settembre 2019.
Si ricorda che il 5 luglio, dopo che il CNDCEC (Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti Esperti Contabili) aveva nuovamente chiesto l’applicazione opzionale degli ISA per il periodo d’imposta 2019, era arrivata la conferma della firma del Ministro Tria al DPCM di proroga per i versamenti al 22 luglio 2019 (e 21 agosto con maggiorazione dello 0,40%) con effetto a cascata per tutti i successivi versamenti. Il DPCM, sulla falsa riga di quello previsto nel 2016 per gli studi di settore, è già stato firmato dal Ministro dell’Economia Tria pertanto per la sua ufficialità manca solo la firma del premier Conte e la successiva pubblicazione in Gazzetta.
Andiamo con ordine. I professionisti in queste ultime settimane hanno più volte sollecitato l’Agenzia delle Entrate in merito alle tempistiche del rilascio degli indici sintetici di affidabilità, infatti gli ISA sono un nuovo strumento destinato a superare l’applicazione degli studi di settore, che vanno tanto studiati dagli operatori quanto spiegati ai contribuenti. Tuttavia, solo ieri, 6 giugno 2019, l’Agenzia delle entrate ha pubblicato una prima versione beta del software di calcolo degli ISA, decisamente troppo a ridosso dei termini dei versamenti. Inoltre, ad oggi, sono latitanti anche i software di compilazione del modello Redditi 2019 (anno di imposta 2018).
Come sottolineato in vari comunicato stampa del Consiglio Nazionale dei Commercialisti ” la nuova disciplina prevede che i contribuenti interessati, per migliorare il proprio profilo di affidabilità nonché per accedere al regime premiale, possono indicare nelle dichiarazioni fiscali ulteriori componenti positivi, non risultanti dalle scritture contabili, rilevanti ai fini delle imposte sui redditi, dell’imposta regionale sulle attività produttive e dell’imposta sul valore aggiunto, versando le relative maggiori imposte entro il termine previsto per il versamento a saldo delle imposte sui redditi.
La proroga, dunque, è attesa e aspettata ma finché non ci sarà la pubblicazione del decreto firmato da Tria o la conversione in legge del decreto crescita, il termine per la scadenza dei versamenti per i soggetti ISA rimane un mistero.
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