Aprire una Partita IVA e lavorare per sé stessi

Lavorare in proprio è sicuramente una scelta non semplice, una scelta che diciamoci la verità ti proietta in un futuro pieno di incertezze, ma sicuramente dal momento in cui si decide di effettuare questo passo, ci si proietta mentalmente in una vita diversa, in cui il lavoro diventa un pensiero continuo e non limitato alle solite otto ore giornaliere.

Una delle domande “classiche” che si pone chi sta per iniziare a svolgere un’attività economica, sia che riguardi un’attività d’impresa o di lavoro autonomo, riguarda gli adempimenti da svolgere per aprire una partita Iva.

In questo articolo verrà posto il focus su quei punti che ti permetteranno di non compiere nessun errore nel gestire la tua partita Iva, in particolare:

– Apertura partita Iva (soggetti obbligati);

– Come aprire una partita Iva;

– Adempimenti annuali;

APERTURA PARTITA IVA (soggetti obbligati)

E bene chiarire subito quali sono le fattispecie in cui l’attività economica necessita dell’apertura di una partita Iva.

Secondo quando disciplina l’articolo 5 del DPR n.633/72, ogni qualvolta un soggetto esercita un’attività abituale, ancorché non esclusiva, di lavoro autonomo o di impresa deve necessariamente dichiararsi all’Amministrazione finanziaria, attraverso l’apertura della partita Iva.

Ne discende che il requisito fondamentale è l’esercizio di un’attività svolta in maniera abituale, continua, e non una mera attività saltuaria effettuata solo occasionalmente (in questo caso si rientra nel novero delle c.d. prestazioni di   “lavoro autonomo occasionale”)

Non esiste una definizione precisa di attività abituale.

Tuttavia l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che con il termine abituale deve intendersi un’attività che si ripete nel tempo costantemente nel tempo e che necessita dell’impegno intellettuale o materiale per essere svolta.

Da esplicare in maniera definitiva un concetto oggetto di credenza da parte di alcune persone che la partita Iva vada aperta soltanto quando si superano certe soglie.

Non esiste nessuna norma fiscale che afferma questo.

 

Soltanto la normativa previdenziale prevede che al superamento di €. 5.000 di compensi occasionali si debbano versare le ritenute previdenziali. Tuttavia, questo non riguarda la normativa fiscale.

 

Sotto questo profilo, quello che conta è che un soggetto svolga in maniera continuativa nel tempo un’attività di tipo commerciale o lo svolgimento di arti o professioni.

Soltanto questo requisito identifica un’attività che deve essere svolta con partita Iva.

 

Fare chiarezza su questi aspetti è fondamentale. In quanto spesso si crede che percepire piccole somme da un’attività che si svolge con abitualità non comporti alcun onere fiscale, ma in realtà non è così.

In molti casi, oltre ad essere un obbligo, la partita Iva, può diventare un beneficio, in quanto, se adeguatamente sfruttata può consentire notevoli risparmi fiscali.

 

 

COME APRIRE UNA PARTITA IVA

La partita Iva si apre entro 30 giorni dall’inizio dell’attività, tramite un modello che si distingue in base alla natura giuridica in particolare:

– modello AA7/10 per i soggetti diversi dalle persone fisiche;

– modello AA9/12 per le persone fisiche (imprese individuali e lavoratori autonomi).

Nel modello si dovrà scegliere il codice attività ATECO, ovvero il codice con il quale l’Agenzia delle Entrate identifica le varie attività economiche. Inoltre dovrà essere inserito il regime fiscale a cui il soggetto decide di aderire, ricordiamo che attualmente (2018) sono in vigore 2 regimi fiscali (ordinario e forfettario), per il regime forfettario si rinvia all’articolo pubblicato in data 19/04/2018 REGIME FORFETTARIO 2018 

Si ricorda che la semplice apertura di una partita Iva non permette di cominciare subito la propria attività (tranne che in alcuni casi), questo perché nella maggior parte dei casi si è obbligati all’iscrizione nel Registro delle Imprese e all’inizio attività. Per scoprire se sei obbligato all’iscrizione al Registro delle Imprese ti consigliamo di consultare l’articolo del 28/05/2018 ISCRIZIONE REGISTRO DELLE IMPRESE, CHI è OBBLIGATO E COSTI.

PRATICHE-CAMERALI.IT TI DA' LA POSSIBILITA' DI APRIRE LA TUA PARTITA IVA IN MANIERA FACILE E VELOCE CLICCA SUL PULSANTE

ADEMPIMENTI ANNUALI

I soggetti che hanno una partita Iva in forma individuale aderiscono in generale al regime fiscale della contabilità semplificata.

Regime che prevede la tenuta dei registri Iva, della liquidazione dell’Iva trimestrale dello spesometro, e il pagamento delle imposte dirette (Irpef e in alcuni casi anche l’Irap).

In alternativa, come ho accennato sopra, i contribuenti che detengono alcuni requisiti, possono aderire al regime forfettario, che prevede molte semplificazioni in termini sia di imposte da pagare (no Iva e Irap), di adempimenti contabili e fiscali (no registri Iva, Intrastat e spesometro).

In ogni caso, qualunque sia il regime fiscale prescelto è obbligatorio presentare ogni anno la dichiarazione dei redditi (modello Redditi P.F.). Questo a prescindere dai compensi percepiti nell’anno.

Se hai bisogno di assistenza lo staff è sempre a tua disposizione. Clicca sul link e scopri tutte le modalità per contattarci.

Ogni settimana pubblichiamo articoli video e contenuti che ti permettono di non commettere errori amministrativi nella tua attività imprenditoriale, compila il form e resta sempre aggiornato!

Su questo sito utilizziamo strumenti nostri o di terze parti che memorizzano piccoli file
(cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente usati per permettere al sito di funzionare correttamente (cookie tecnici), per generare statistiche di uso\/navigazione (cookie statistici) e per pubblicizzare opportunamente i nostri servizi\/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo usare direttamente i cookie tecnici,
ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione.
Abilitando questi cookie, ci aiuti ad offrirti una esperienza migliore con noi.. Cookie policy